I NOSTRI CANALI

Ultimi articoli

BUSINESSPOLITICA

Dati settore automotive europeo

Dati settore automotive europeo

Dati settore automotive europeo Italia ancora indietro nel Mercato auto marzo 2025

Nel marzo 2025, il mercato automobilistico europeo registra una crescita contenuta del 2,8%, con 1.422.628 immatricolazioni. Tuttavia, il confronto con il primo trimestre 2024 evidenzia un leggero calo dello 0,4%, portando il totale a 3.382.057 veicoli immatricolati.

Le performance nei principali Paesi UE

Tra i cinque principali mercati europei si evidenziano forti discrepanze:

  • Spagna: in forte crescita con +23,2%
  • Regno Unito: +12,4%
  • Italia: +6,3%
  • Germania: -3,9%
  • Francia: -14,5%

Nel trimestre, solo Spagna e Regno Unito mantengono un andamento positivo. L’Italia si conferma al terzo posto per volume di immatricolazioni, ma mostra segni di debolezza rispetto ai competitor.

Transizione energetica nel settore automotive europeo

L’elemento più critico resta però la transizione energetica: nel mercato delle auto elettriche e ibride plug-in (ECV), l’Italia continua a occupare l’ultima posizione tra i Paesi maggiori. A marzo 2025 la quota ECV è del 9,8%, mentre in Paesi come Regno Unito (28,9%), Germania (27,3%) e Francia (24,4%) il processo di elettrificazione è ben più avanzato.

Transizione energetica nel settore automotive europeo

Nel primo trimestre, l’Italia scende al 9,4%, contro una media europea del 24,9%. Le auto elettriche pure (BEV) si fermano al 5,2%, seguite dalle PHEV al 4,2%.

Dazi e incognite internazionali

UNRAE esprime forte preoccupazione per i dazi del 25% imposti dagli Stati Uniti sull’automotive europeo. L’Italia, con un saldo positivo di 3,4 miliardi di euro nelle esportazioni verso gli USA, rischia pesanti ripercussioni, in particolare nel settore della componentistica destinata all’industria tedesca e poi esportata oltreoceano.

UNRAE: servono riforme per sostenere la nuova mobilità

L’associazione chiede con urgenza:

  • L’approvazione dell’emendamento UE per rendere più flessibili i target di CO₂ nel periodo 2025-2027.
  • Un piano strutturale di incentivi per le auto a basse emissioni.
  • Un programma vincolante per l’espansione delle infrastrutture di ricarica.
  • La revisione della fiscalità aziendale: maggiore detraibilità IVA, deducibilità costi, ammortamento in tre anni.
  • nche il recente intervento sui fringe benefits per i veicoli aziendali è considerato da UNRAE solo un tampone temporaneo.

Dati settore automotive europeo