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domenica, 9 Novembre 2025
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Salute e prevenzione Ospedale Niguarda: in un convegno

Salute e prevenzione Ospedale Niguarda

Un dialogo necessario tra sanità, scuola e società

Milano, 10 ottobre 2025 – Alla vigilia della Giornata Mondiale della Salute Mentale, la Sala Medicinema dell’Ospedale Niguarda ha ospitato il convegno “Adolescenza: tra emergenza, ricerca e speranza”, promosso da Fondazione Patrizio Paoletti e Fondazione Ospedale Niguarda. Un incontro di grande valore civico e scientifico, nato con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla salute mentale dei più giovani e di rilanciare il ruolo strategico di prevenzione, ascolto e formazione condivisa tra istituzioni, scuola, famiglie e sanità. Nel cuore di Milano, uno dei più importanti ospedali italiani conferma così la sua vocazione a essere non solo luogo di cura, ma anche centro di pensiero e innovazione sociale.

Salute mentale in emergenza: dati che preoccupano

I numeri, purtroppo, parlano chiaro. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo un adolescente su sette soffre di disturbi mentali, in particolare di ansia, depressione o disturbi del comportamento. Il suicidio è oggi la terza causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni, e addirittura la seconda nella fascia 15-19 all’interno dell’Unione Europea. In Italia, il quadro è ancora più inquietante: quasi un ragazzo su due (44,9%) ha sperimentato almeno una volta il pensiero suicida. Oltre la metà delle patologie mentali, inoltre, si manifesta prima dei 18 anni, confermando la necessità di un’azione di prevenzione precoce e multidisciplinare, come quella portata avanti da tempo all’Ospedale Niguarda.

La ricerca come strumento di speranza

Durante il convegno, è stato presentato il nuovo report “Focus Adolescenza” curato dalla Fondazione Patrizio Paoletti, dal titolo “Risultati, voci e prospettive per educare alla Salute Globale. Il ruolo della resilienza e della pratica del silenzio”. Lo studio mette in luce come l’adolescenza sia una fase chiave per lo sviluppo delle competenze personali e sociali e come la promozione della resilienza – insieme alla pratica del silenzio consapevole – possa rappresentare un fattore decisivo per migliorare il benessere psicosociale. Si tratta di una prospettiva educativa innovativa, che integra salute, consapevolezza e responsabilità collettiva, in linea con la visione di una “salute globale” che coinvolge mente, corpo ed emozioni.

I dati Ipsos: il peso del disagio giovanile

A portare un contributo scientifico di grande rilievo è stata Stefania Fregosi, Healthcare Head di Ipsos Doxa, che ha presentato i risultati di due importanti indagini internazionali: il Mind Health Report (per AXA) e l’Ipsos Health Service Report, elaborati in occasione del World Mental Health Day 2025. Dalle analisi emerge che la salute mentale è oggi la principale causa di preoccupazione nel mondo. In Italia, occupa il secondo posto – subito dopo il cancro – ma con un indice di preoccupazione quadruplicato rispetto al 2020. Tra i giovani della Generazione Z, i fattori di rischio più diffusi sono la solitudine e l’isolamento sociale (51% dei casi) e l’uso eccessivo dei social media e degli strumenti digitali (52%). Numeri che confermano l’urgenza di nuove strategie di salute e prevenzione, soprattutto nelle fasce più fragili della popolazione.

“SafeTeen”: il modello innovativo del Niguarda

Nel suo intervento, Alberto Zoli, direttore generale dell’Ospedale Niguarda e presidente della sua Fondazione, ha illustrato un modello di eccellenza che l’ospedale milanese sta portando avanti: “C’è da fare – SafeTeen”.

Si tratta di un modello ambulatoriale di alta intensità, ideato dal reparto di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che ha l’obiettivo di intercettare precocemente situazioni di disagio grave, ridurre i tempi di attesa e costruire percorsi di cura personalizzati. Il programma garantisce inoltre continuità assistenziale anche dopo la fase intensiva e si è già dimostrato efficace, tanto da essere adottato in diverse realtà sanitarie italiane. Un esempio concreto di come salute e prevenzione Ospedale Niguarda possano diventare un modello replicabile per affrontare il disagio giovanile in modo integrato e scientificamente fondato.

Scuola e sanità insieme per un futuro migliore

La mattinata ha visto la partecipazione di una delegazione di studenti accompagnati dalla professoressa Simona De Santis, dirigente dell’Istituto Paritario San Paolo di Bergamo e dell’Euroscuola di Brescia. L’iniziativa ha voluto creare un ponte tra il mondo della scuola e quello della sanità, per condividere conoscenze e strumenti capaci di promuovere percorsi educativi più consapevoli. Un segnale importante: solo unendo scuola, famiglia, ricerca e sanità sarà possibile costruire interventi efficaci per la crescita sana e il benessere delle nuove generazioni.

“Restituire speranza”: le parole di Patrizio Paoletti

«Vogliamo restituire speranza, strumenti e visione a una generazione che oggi ci chiede ascolto», ha dichiarato Patrizio Paoletti, fondatore dell’omonima Fondazione. «Le nostre ricerche dimostrano che pratiche come la resilienza, l’ascolto profondo e il silenzio consapevole hanno un impatto concreto nel migliorare il benessere mentale dei ragazzi. Per questo investiamo nell’educazione, nella scuola e nelle famiglie: sono i luoghi chiave per crescere bene». Parole che racchiudono il senso dell’intero incontro: trasformare l’emergenza in un’opportunità di crescita collettiva.

Salute e prevenzione Ospedale Niguarda: costruire insieme la speranza

Il convegno “Adolescenza: tra emergenza, ricerca e speranza” ha lasciato un messaggio forte e condiviso: solo creando una rete stabile tra istituzioni, scuola, famiglie e terzo settore sarà possibile invertire la rotta e garantire ai giovani un futuro più equilibrato, sano e consapevole.La salute e prevenzione Ospedale Niguarda si conferma così un pilastro nella cura e nella ricerca, ma anche nella promozione di una cultura della salute mentale che unisce scienza, educazione e umanità.

Un modello di collaborazione che Milano – città aperta, solidale e innovativa – può e deve continuare a sostenere.