The Blue Way Hack: innovazione e imprese per l’Adriatico

Innovazione a Trieste con The Blue Way Hack
Il 13 e 14 ottobre, l’Urban Center di Trieste ospita The Blue Way Hack, un hackathon che unisce creatività, ricerca e impresa. L’iniziativa, legata a Barcolana57, nasce per trasformare risultati scientifici in soluzioni concrete per la Blue Economy. Il tema scelto, “Sfide per l’Adriatico del Futuro”, mette in dialogo startup, università e istituzioni, con l’obiettivo di sviluppare progetti scalabili capaci di rispondere a sfide economiche, ambientali e sociali.

Un laboratorio di business e tecnologia
Gli hackathon rappresentano un modello innovativo di collaborazione, in cui la velocità delle startup incontra la solidità della ricerca scientifica. A Trieste, 30 partecipanti provenienti da 15 startup e spin-off universitari lavoreranno per oltre 30 ore con ricercatori, mentor ed esperti di business. I progetti si concentreranno su cinque aree strategiche:
- Ecosistemi marini e biotecnologie
- Gestione dei rischi fisici e chimici
- Trasporto costiero e logistica sostenibile
- Pianificazione integrata tra terra e mare
- Creazione di un Digital Twin dell’Alto Adriatico
Questi ambiti non solo rispondono a esigenze ambientali, ma aprono nuove prospettive di crescita economica e di investimento per il settore privato.

The Blue Way Hack e Barcolana57: il valore delle partnership
La forza dell’iniziativa sta nella capacità di fare sistema. The Blue Way Hack è promosso dal Consorzio iNEST in collaborazione con Barcolana57 e vede la partecipazione di partner di eccellenza: Polo Tecnologico Alto Adriatico, OGS, Università di Trieste, Università Politecnica delle Marche, Università di Bari, FermoTech, Tipicità in Blu e The Blue Way. Per le imprese si tratta di un’occasione unica di networking: un contesto in cui entrare in contatto con startup ad alto potenziale, conoscere nuove tecnologie e valutare possibili investimenti nel settore della Blue Economy, oggi considerato uno dei più promettenti driver di crescita sostenibile.
Il progetto iNEST e la trasformazione tecnologica
Alla base di questo percorso c’è iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, uno degli undici ecosistemi di innovazione italiani finanziati dal PNRR. La missione di iNEST è chiara: creare un ponte tra ricerca, sistema produttivo e istituzioni per accelerare la trasformazione tecnologica dei processi produttivi. L’attenzione è rivolta alle regioni del Nord-Est – Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige – aree strategiche per la competitività italiana ed europea. The Blue Way Hack diventa così una piattaforma dove imprese e ricerca si incontrano, generando nuove opportunità di crescita e consolidando l’ecosistema dell’innovazione.

Opportunità di investimento e open innovation
Per gli attori economici, The Blue Way Hack è molto più di un evento accademico: è un acceleratore di modelli di business. Le imprese hanno la possibilità di avvicinarsi a startup ad alto potenziale, testare soluzioni innovative e attivare partnership in logica di open innovation. La Blue Economy, con i suoi sviluppi in ambito logistico, tecnologico e ambientale, rappresenta un settore ad alto potenziale di investimento, in grado di generare nuove filiere e rafforzare la competitività internazionale del Nord-Est. Per manager, imprenditori e investitori, partecipare significa non solo cogliere i trend emergenti, ma diventare protagonisti di un ecosistema in crescita, dove ricerca e business si contaminano per creare valore condiviso.

👉 Con The Blue Way Hack, Trieste dimostra che l’innovazione non è solo teoria, ma una leva concreta di sviluppo economico e tecnologico per il futuro del Mediterraneo e dell’Europa.









