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IL PIXIE CUT E GLI SWINGING SIXTIES

L’Italia ritorna “in the moof of Twiggy”.

swinging sixties
M.Quant & Models 1966 Swinging London Sixties

IL PIXIE CUT E GLI SWINGING SIXTIES

Si è appena conclusa la Fashion week Milanese, e ciò che risalta nella -direi-totalità dei looks da passerella che abbiamo visto, è il ritorno alla briosità dei tagli corti e dalla leggerezza tipica dell’intramontabile icona della moda, il fuscello più famoso del mondo , colei che ha fatto della minigonna e dell’abitino corto (che sia a trapezio o a vestaglia) il must di ogni donna.

Di chi stiamo parlando ? Ovvio di “Twiggy Lawson”.

swinging sixties
Twiggy Lawson (foto di Larry Bategan )

A partire da Prada, passando per Armani, con alcune devianzioni verso Versace, tods, fendi,Max Mara e molti altri … Possiamo notare come le tendenze di questa estate , riguardano le grandi icone del passato, copiando e rivisitando i tagli e i modelli (soprattutto degli anni 40’, 50’e 60’ quest’ultimo, maggiormente riferito per l’estate), ed fra tutti la riproposta dello stile swinging sixties è quella che sta spopolando di più dalle generazioni più giovani fino a quelle più Mature ,(che d’altra parte hanno vissuto la pixie cut era).

Swinging London è un termine che viene genericamente applicato a un insieme di tendenze e dinamiche che si svilupparono in Gran Bretagna (e a Londra in particolare) tra la metà e la fine degli anni ’60. Esse puntavano nella direzione di una rivoluzione culturale connessa con ottimismo ed edonismo. Portarono a nuove creazioni nel campo della musica, della moda, della fotografia, del cinema, della pop art.

Quindi giovani e non più tanto giovani fanciulle , questa estate, riportate la bellezza eterea e la spensieratezza tipica di quegli anni. Ritornando ad avere un atteggiamento aperto, propositivo,colorato e brillante. Assoluttissimamente necessari per affrontare il grigio scenario post-pandemico, la guerra in corso.

A cura di Gabriele Ciraudo

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