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I BAMBINI E LO SPORT

Lo sport come possiamo immaginare è fondamentale per la crescita in quanto permette di lavorare su aspetti diversi ma tutti fondamentali per lo sviluppo e l’apprendimento: la relazione con i pari, la sperimentazione delle regole, obiettivi e anche delle piccole frustrazioni. Inoltre, una parte dell’energia accumulata durante il giorno può essere espressa proprio attraverso l’attività sportiva.

Pensiamo a come il bambino prende dimestichezza con un “alfabeto motorio” (correre, saltare, arrampicarsi, fare capriole…) che gli consentirà di conoscere e usare al meglio il proprio corpo.

Ma come si fa a scegliere lo sport giusto per i bambinI? 

Meglio orientarsi a seconda dell’età? È preferibile uno sport di squadra o individuale?Il temperamento del bambino deve essere tenuto in considerazione nella scelta? 

Nel mondo attuale le offerte possono essere proprio tante e per questo provare a riflettere su alcune domande possono aiutarci a prendere una decisione.

Per esempio, scegliere uno sport a seconda dell’età anagrafica è molto importante; difatti a 4 anni, attraverso il movimento, il piccolo esprime i propri stati d’animo e si rapporta con il mondo circostante. In questa fase sarà quindi opportuno scegliere attività sportive che consentano l’utilizzo di tutto il corpo, non occorrerà introdurre troppe regole e sarà importante lasciare al bambino la possibilità di muoversi in libertà e autonomia, così che possa rafforzare le competenze motorie indispensabili per le attività future. Non è ancora quindi il periodo dei giochi di squadra che invece può essere più facilmente proposto intorno ai 6 anni, periodo che combacia anche con la scolarizzazione e le competenze sociali sono maggiori.

I BAMBINI E LO SPORT
I BAMBINI E LO SPORT

Una buona strategia è anche parlare con i propri bambini, cercando di capire insieme desideri e volontà; talvolta ad alcuni genitori viene spontaneo magari “forzare un po’ la mano” consigliando uno sport molto distante dal temperamento del bambino ma questo può risultare rischioso generando ansia e fatica: un approccio può essere cercare di accompagnare il bambino in modo graduale verso una scelta o l’altra.

In conclusione, però possiamo dire che in qualsiasi caso, che sia individuale o di squadra, all’aperto o in palestra, l’importante è che il bambino faccia sport divertendosi, coltivando in questo modo l’importanza di una vita attiva e piena di movimento ed energia!

a Cura della Dott.ssa Flavia Bernardi, PEDAGOGISTA

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