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sabato, 18 Maggio 2024
PERSONAGGIO DEL MESE

NICOLA BERTINELLI

Il Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano "Un anno fortunato per un prodotto di punta ed in forte crescita"

Nicola Bertinelli
Il tema della sostenibilità è quanto mai attuale e necessario per rimanere competitivi sul mercato: cosa sta facendo Parmigiano Reggiano in tal senso?

Uno dei grandi insegnamenti che ci sta lasciando questo periodo, con tutta la sua complessità e le sue sfide, è che le caratteristiche del prodotto finito non bastano più a soddisfare le esigenze del consumatore evoluto, quello attento anche a tutto ciò che avviene “prima”: prima della messa in vendita, prima della produzione, prima ancora dell’origine della materia prima che nel caso del Parmigiano Reggiano è il latte. Non si tratta solo di una questione morale, è doveroso tenere presente che sfera etica ed economica sono due facce della stessa medaglia quando si parla di sostenibilità delle filiere agroalimentari.

Oltre alla sensibilità dei consumatori, quali sono i motori della transizione verso modelli più sostenibili?

Una quota importante del Parmigiano Reggiano DOP viene esportata in paesi, del nord Europa in particolare, molto sensibili a questo tema tanto da inserirlo in alcuni capitolati di fornitura di grandi insegne della GDO.
Ma ancor prima delle richieste “di mercato” deve esserci la consapevolezza che le risorse della filiera Parmigiano Reggiano DOP non sono infinite e vanno preservate per soddisfare le esigenze attuali e future. L’attenzione è rivolta anche al mantenimento della peculiare biodiversità, preservando quindi specie vegetali e razze autoctone. Dal punto di vista sociale, il Parmigiano Reggiano genera localmente un indotto che, in particolare nelle aree rurali svantaggiate a rischio spopolamento, contribuisce a mantenere la popolazione sul territorio.

Come è strutturata la filiera del Parmigiano Reggiano?

La filiera produttiva del Parmigiano Reggiano impegna circa 50 mila persone. I caseifici sono oltre 300 distribuiti nelle cinque province dell’Area di Origine ossia Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del Reno. Gli allevamenti che conferiscono il latte per la produzione di Parmigiano Reggiano sono 2.373 per circa 272.000 bovine. Nel 2021 sono state prodotte 4.091.144 forme pari a circa 163.000 tonnellate di formaggio.

I NUMERI DEL CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANO

Parmigiano Reggiano: vendite 2021 in aumento del +8,2% rispetto al periodo pre-pandemia.
Il giro d’affari al consumo supera i 2,7 miliardi di euro

Il Parmigiano Reggiano chiude il 2021 con dati positivi per quanto riguarda vendite e prezzi, il giro d’affari al consumo tocca il massimo storico di 2,7 miliardi di euro contro i 2,35 miliardi del 2020; al massimo anche il valore generato alla produzione con 1,71 miliardi di euro contro gli 1,52 miliardi del 2020. Andamento positivo e stabile per quanto riguarda le quotazioni: il prezzo medio annuo all’ingrosso è stato di 10,34 euro al chilo per il Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore, con oscillazioni di prezzo contenute tra 10,25 €/kg e 10,40 €/kg. Produzione 2021 in crescita del +3,9% sul 2020. Il 2021 è stato un anno record anche per la produzione, che cresce complessivamente del 3,9% rispetto all’anno precedente. I 4,09 milioni di forme (circa 163 mila tonnellate) rappresentano il livello più elevato nella storia del Parmigiano Reggiano. Volumi che orientano il Consorzio a puntare sempre di più verso l’estero: mercati di grandi opportunità di sviluppo per una produzione in continua, ma programmata, espansione. Negli ultimi quattro anni, la produzione è aumentata da 3,7 milioni di forme a 4,09 milioni di forme, registrando una crescita pari al 10,6%. Nei mercati, il Parmigiano Reggiano ha registrato nel 2021 una quotazione positiva e stabile: la media annua è stata di 10,34 euro al chilo (Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore), con oscillazioni di prezzo contenute tra 10,25 €/kg e 10,40 €/kg. Ricordiamo che nel 2020 la media era stata di 8,57 €/kg e nel 2019, prima dell’inizio della pandemia, di 10,76 €/kg (fonte: Borsa Merci Comprensoriale di Parma). Per quanto riguarda la distribuzione dei consumi il mercato del Parmigiano Reggiano sta diventando sempre più internazionale. L’Italia, che rappresenta il 55% del mercato, ha registrato un incremento dei consumi pari al +4,5% rispetto ai livelli pre-pandemia: 89.101 tonnellate nel 2021 contro le 85.258 del 2019. Il dato risulta essere in leggera flessione (-1,3%) se comparato a quello del 2020: anno straordinario in cui, a causa del primo lockdown, si registrò un boom dei consumi domestici del prodotto. La GDA rimane il primo canale distributivo (51%), seguita dalle vendite dirette dei caseifici che registrano un forte aumento, e dall’industria (14%), che beneficia della crescente popolarità dei prodotti caratterizzati dalla presenza di Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti. Il canale Horeca rimane fanalino di coda, e quindi enorme potenziale di sviluppo, ma recupera volumi e si attesta al 7% del totale rispetto al 2% registrato nel 2020. Il restante 8% è distribuito negli altri canali di vendita. La quota export è pari al 45% (+2,9% di crescita a volume rispetto all’anno precedente). Gli Stati Uniti sono il primo mercato (21% dell’export totale), seguito da Francia (19%), Germania (17%), Regno Unito (11%) e Canada (5%). Nei mercati più importanti, le performance migliori, rispetto al 2020, sono state registrate negli USA (+10,4%), in Francia (+4,5%) e in Canada (+5,5%). Crescono anche la maggior parte dei mercati europei, in particolare Svizzera (+14,7%) e Svezia (+13,2%). Perde terreno il Regno Unito (-15,6%) a causa di Brexit, e la Germania ( -1,9 % ma dopo una crescita importante rispetto al 2019).

I numeri del Parmigiano Reggiano (dati 2021)
2.373allevatori / conferenti latte ai caseifici
272.000bovine di oltre 24 mesi di età per la produzione di latte 2,08 milioni di tonnellate di latte prodotto
16,9%della produzione nazionale di latte
305caseifici produttori
4.091.144forme prodotte pari a circa 163.000 tonnellate
50mila persone coinvolte nella filiera produttiva
1,71miliardi di euro giro d’affari alla produzione (+12,5%)
2,7miliardi di euro giro d’affari al consumo (+14,9%)
62.429tonnellate esportate (+2,9%)
45%quota export (vs 44% del 2020)
Nicola Bertinelli
Biografia

Nicola Bertinelli, 49 anni, è CEO dell’Azienda Agricola Bertinelli, che opera dal 1895 a Medesano, sulle colline parmensi, producendo Parmigiano Reggiano DOP. Ha un background formativo singolare: dopo le lauree in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio conseguite all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Nicola Bertinelli si è infatti trasferito in Canada per frequentare un master in Business Administration (MBA) presso la prestigiosa Facoltà di Agraria dell’Università di Guelph. In Nord America è rimasto oltre tre anni, lavorando come professor assistant. Al ritorno in Italia, Nicola Bertinelli ha assunto le redini dell’azienda di famiglia, affiancando il padre Gianni. L’8 aprile 2017 è stato eletto per la prima volta presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, il 17 aprile 2021 è iniziato il suo secondo mandato.

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